Numerosi musicisti proteggono il proprio udito mentre suonano in modo da evitare il rischio di un danno uditivo a seguito delle esposizioni prolungate intense al fine di evitare problemi di udito in futuro.
Esporsi a ondate di decibel fuori controllo causa all’udito danni non indifferenti. Purtroppo questo dato lo si può verificare anche nella vita di tutti i giorni. Infatti, i soggetti che vivono in grandi città come Milano o Roma, essendo esposti a un continuo inquinamento acustico, sono predisposti a un invecchiamento uditivo precoce, accompagnato al fisiologico invecchiamento di questo apparato, che può essere già riscontrabile dopo il ventesimo anno di età sulle frequenze acute (8000 Hz).
Basti pensare che il rumore di una strada trafficata si aggira intorno agli 80/100 decibel, ovvero di poco inferiore a quello emesso da un martello pneumatico. Quando l’apparato uditivo si deteriora, inizialmente interessa le frequenze acute, poi quelle medie.
Tale situazione può interferire con la vita sociale, traducendosi in difficoltà nel distinguere le parole. Sulle frequenze medie e acute sono concentrate, infatti, le consonanti, che compongono prevalentemente le parole. Il proverbio “capisci Roma per toma” non è casuale, ma indica proprio la difficoltà di interpretare i vocaboli, e quindi la comprensione di una conversazione, specialmente se in presenza di un disturbo di sottofondo.
Che ci siano numerosi musicisti sordi, come i Rolling Stones ad esempio, è risaputo. Questo dovrebbe far riflettere sul fatto che l’esposizione continua al rumore alto (causato da un suono o da altro poco cambia) provochi un elevato rischio di sviluppare problemi uditivi che, nel caso più estremo, possono arrivare a determinare un problema socialmente invalidante.
In ambito lavorativo sono in vigore normative che tutelano i lavoratori a rischio. La protezione con cuffie insonorizzanti è fondamentale per preservare l’udito.
Bisognerebbe ricordare che gli ausili delle protesi per la correzione dei difetti uditivi, non sono solo e unicamente finalizzati all’amplificazione dei suoni, ma anche importanti per mantenere la plasticità cerebrale. Non dovrebbero essere più considerati come un handicap, ma equiparabili all’occhiale per la correzione della miopia.
Da questo punto di vista il progresso tecnologico ha reso questi ausili sempre più discreti come i nostri otoprotettori per la protezione dell’udito. Tutti i nostri otoprotettori per musicisti e professionisti dello spettacolo sono realizzati su misura e garantiscono un’indossabilità elevata, un’ottima stabilità nell’orecchio e un’eccellente fedeltà di ascolto.
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