Attraverso test uditivi specifici l’audiologo determina la presenza di una normale capacità uditiva e, nel caso contrario, cerca il modo per poter operare eventuali correzioni, prevenzioni o interventi migliorativi.
L’audiologo si occupa di diagnosticare, mediante l’utilizzo di opportuna strumentazione otologica, e curare i problemi dell’udito. A differenza dell’otorinolaringoiatra, non è un medico, ma ha una funziona più tecnica e in alcuni casi lavora proprio a stretto contatto con lo specialista. Questa figura professionale cerca di scoprire la natura e il grado di gravità della perdita uditiva per tentare di porvi rimedio. Complice l’invecchiamento della popolazione, è uno dei lavori in ascesa.
L’audiologo, in Italia, è un medico con una specializzazione di 5 anni in Audiologia. Si occupa di diagnosi e terapia dei problemi uditivi. L’audioprotesista e l’audiometrista non sono medici, si tratta di lauree triennali e il loro compito è relativo la gestione degli apparecchi acustici (audioprotesista) ed esecuzione di esami audiometrici (audiometrista).
L’audiologia si occupa della valutazione clinica dell’orecchio, eseguita da parte del medico specialista audiologo, che ha lo scopo di diagnosticare e trattare i disturbi del sistema uditivo e vestibolare (ipoacusia, acufeni, problemi di equilibrio).
L’Audiologia, fa uso di una serie di esami per la valutazione audiologica per la diagnosi, la cura e il trattamento delle sordità, delle vertigini e degli acufeni. L’audiologo, inoltre, si occupa di prescrivere l’uso di apparecchi acustici e di gestirne il loro corretto utilizzo, valutando anche la possibilità dell’uso di impianti cocleari (ossia dispositivi elettronici artificiali in grado di ripristinare la percezione uditiva nelle persone con sordità profonda).
L’esame audiometrico è l’esame più comune che quasi sempre integra una visita otorinolaringoiatrica quando eseguita per finalità otologiche. E’ un esame fondamentale per diverse ragioni. In primo luogo serve per valutare la capacità uditiva di una persona. In secondo luogo è utile per fare una diagnosi di sede della patologia che ha portato alla perdita uditiva.
La valutazione audiologica è composta da diversi esami. Il più importante e più diffuso è l’audiometria tonale per toni puri. Poi viene successivamente viene l’esame impedenzometrico. Un altro esame importante, ma non molto diffuso verosimilmente per la sua durata di esecuzione è l’audiometria vocale. La differenza è evidente: nell’audiometria tonale si presentano al paziente dei suoni puri e si chiede se gli ha sentiti. Nell’audiometria vocale si utilizzano registrazioni di parole, di frasi o di sillabe e si chiede al paziente di ripeterle. La capacità di riconoscere le parole e le frasi costituisce la funzione prioritaria dell’apparato uditivo.
È importante che le persone, anche se pensano di sentire bene, si sottopongano ad esami periodici dell’udito. Purtroppo in molti casi le diminuzioni dell’udito avvengono lentamente, quindi le persone non si accorgono che il loro udito si è ridotto.
Per proteggere il tuo udito potresti valutare l’utilizzo degli specifici otoprotettori realizzati base alle tue esigenze, presenti su questa pagina (clicca qui).