La protezione dell’udito: il danneggiamento dell’udito causato dal rumore è un comune infortunio lavorativo, totalmente prevenibile.
Il rumore può essere fastidioso. Se è intenso o prolungato, può anche provocare danni temporanei o permanenti all’udito. Il modo migliore per ridurre il rischio di danni all’udito è quello di utilizzare gli otoprotettori.
Proteggere l’udito è fondamentale per garantire non solo la sicurezza e la continuità lavorativa degli addetti, ma anche, e soprattutto, per una questione di salute. L’udito è per l’essere umano una grande bussola. Attraverso il riconoscimento dei rumori noi riusciamo ad orientarci a livello spazio-temporale, nonché a gestire una serie innumerevole di funzioni legate alla nostra quotidianità.
Compromettere l’udito è, dunque, molto pericoloso. I danni all’udito sono irreversibili ed irreparabili. In alcuni casi sono immediati, in altri si manifestano dopo anni, per via delle prolungate esposizioni a fonti di rumore. A volte basta veramente molto poco per non poter tornare indietro.
Ci sono ambienti di lavoro e situazioni che richiedono che l’operatore possa proteggere il proprio udito ma anche poter sentire, ad esempio, dei segnali di avviso. È il caso, ad esempio, degli addetto aeroportuali, o comunque di tutte le persone che lavorano in ambienti con rumore intermittente o impulsivo.
Per far sì che siano garantite sia la protezione dell’udito, sia la possibilità di sentire quanto necessario, esistono particolari dispositivi di protezione individuali dotati di sistemi elettronici. Questi otoprotettori permettono una riduzione attiva del rumore quando presente e la giusta udibilità nei momenti necessari. Esistono poi delle cuffie dotate di sistemi di comunicazione, che consentono di ricevere informazioni o segnali d’avvertimento, sempre garantendo l’adeguata attenuazione del rumore.
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Il rendimento dei dispositivi di protezione dell’udito dipende per prima cosa dalla loro capacità di attenuare il rumore. Il valore medio di attenuazione del suono (SNR) permette una più accurata valutazione del rendimento di un dispositivo. Valutare il dispositivo più adatto alle proprie esigenze significa tenere conto delle seguenti indicazioni:
- Presenza di certificazione CE;
- Livello di attenuazione;
- Tipologia di ambiente di lavoro, mansioni, ergonomia, necessità;
- Compatibilità con altri eventuali DPI indossati dall’operatore;
- Rispetto dei parametri per i disturbi alla salute;
- Comodità e comfort dell’operatore.
Informazioni pratiche sui dispositivi di protezione individuale
Elevate pressioni sonore a partire da un livello di esposizione al rumore LEX ≥ 85 dB(A) danneggiano l’udito. Se sul posto di lavoro si producono rumori continui superiori ai valori limite, i danni all’udito possono diventare permanenti.
Spesso si trascurano i seguenti aspetti:
- L’udito è protetto soltanto quando si utilizza un dispositivo di protezione auricolare ad ogni esposizione al rumore, per quanto breve possa essere. I nostri filmati didattici mostrano come indossare correttamente gli otoprotettori su misura.
- Solo gli otoprotettori omologati proteggono efficacemente dal rumore. Ovatta, filtri di sigarette e i tappi usa e getta non sono idonei a proteggere l’udito sul lavoro.
I DPI otoprotettori che utilizzi sono idonei?
Il nuovo Regolamento sui dispositivi di protezione individuale (UE) N. 2016/425 classifica la protezione dell’udito come pericolo di categoria III, che richiede ai responsabili di salute e sicurezza di porre maggiore enfasi sulla scelta dei DPI otoprotettori e il loro corretto utilizzo.
È bene chiedere consiglio al fornitore di DPI per sapere qual è il prodotto più adatto alle condizioni di utilizzo specifiche dell’azienda.
Scala decibel
La scala decibel è logaritmica. Se esposti ad un rumore di 95 dB questo si percepisce due volte più alto rispetto ad uno di 85 dB. Misurata fisicamente, in realtà questa differenza mostra una pressione sonora decuplicata.
Generalmente, una lunga e quotidiana esposizione ad un rumore di 85 dB è considerata causa di perdita della capacità uditiva. L’esposizione quotidiana per 8 h a 85 dB è pericolosa tanto quanto quella a 88 dB per 4 h.
Fit test per la protezione dell’udito
Dopo aver scelto il dispositivo di protezione dell’udito, dovrete appurare quanto è adatto alle esigenze personali di ciascun lavoratore. La riduzione del rumore garantita dalla protezione dell’udito viene misurata in modo diretto e oggettivo, senza che il dipendente debba ascoltare o rispondere a segnali di prova.
Per ottenere il livello di attenuazione desiderato, l’otoprotettore dovrebbe essere sempre sottoposto a Fit test. A causa della differenza tra l’attenuazione del suono rilevata in laboratorio e quella effettiva registrata sul luogo di lavoro, questa procedura è utile per tutti i tipi di otoprotettori e lo è, in particolare, quando gli inserti auricolari vengono utilizzati in ambienti di lavoro molto rumorosi.